Musica e movimento per migliorare l’apprendimento e il benessere dei più piccoli

Musica, bambini, movimento

La musica associata al movimento corporeo è  in grado di apportare vantaggi nella crescita e nell’apprendimento dei bambini, inoltre integra e armonizza i vari aspetti della personalità

Il corpo impara, ricorda, si esprime. Il corpo è in movimento e il movimento è il canale preferenziale attraverso cui i bambini conoscono e scoprono il mondo.

 

Ormai è stato ampiamente dimostrato che il sistema scolastico a cui siamo abituati, ovvero quello dove i bambini sono “costretti” a star fermi per molte ore sui banchi di scuola a ricevere passivamente delle nozioni “fredde”, si è rivelato in gran parte fallimentare, o comunque non raggiunge i vantaggi che si potrebbero ottenere da un approccio più attento alle emozioni e al gioco.

 

Una maggiore attenzione al corpo, alle emozioni e all’espressività in generale, permette di poter sviluppare tutte le potenzialità di ogni individuo.

 

I piccoli imparano attraverso il corpo, la strategia dell’educatore sarà quindi quella di creare le condizioni affinché i bambini possano esprimersi liberamente, nonché quella di raggiungere importanti obiettivi: corporei; spaziali; energetici; psicologici ecc. dando valore alle personali interpretazioni simboliche e imitative dei suoi allievi.

Riguardo all’espressione libera, la musica e il movimento costituiscono il canale per eccellenza attraverso cui permettere al bambino di poter esprimere e conoscere se stesso. Di fondamentale importanza è l’obiettivo di arricchire la fantasia e decondizionare la produzione gestuale ed espressivo-emotiva.

 

Infatti l’educatore ha l’importante compito di far sì che non vada perduta la ricca spontaneità di cui sono dotati i bambini, e indirizzarli alla scoperta di nuove possibilità gesto-motorie e improvvisative, poiché questo favorisce la plasticità neuronale e la creatività.

 

Inoltre sappiamo che i bambini, avendo un rapporto più immediato e diretto col corpo rispetto ad un adulto, esprimono le proprie emozioni e stati d’animo con maggior fisicità. Chiaramente avendo meno filtri e condizionamenti, sarà più facile per un adulto individuare delle problematiche o esigenze, e intervenire laddove fosse necessario.

Per quanto riguarda gli obiettivi, questi sono molteplici.

 

Si possono sviluppare, migliorare e incrementare gli aspetti:

Corporeo- Spaziali

Energetico-Muscolari

Psicologici

Espressivo-Emotivi

Ritmico-Sincronici

Coreografico-Formali

Audio-Mnemonici

Relazionali

Infine l’unione fra musica e movimento, permette al bambino di capire come possa esserci il combaciare dei movimenti innati e spontanei del suo corpo a quelli musicali, creando così un primo approccio tra sé e la realtà circostante e una maggiore acquisizione di consapevolezza e autonomia.

 

Il legare i movimenti alla musica e quindi a particolari parti di un brano, infatti, crea un’espressione simbolica.  Ad esempio, a un glissando si può associare facilmente un movimento lineare ascendente o discendente.

 

Quest’associazione crea una corrispondenza tra il suono e il movimento, ed è un lavoro importante nel momento in cui si voglia stimolare i bambini ad un’attività di corrispondenza immaginifico-corporea.

Ma possiamo anche far lavorare i piccoli in un’altra direzione, ovvero creare questo legame e poi scardinarlo, oppure non crearlo nemmeno.

 

Ad esempio, ad un brano particolarmente lento e rilassato, noi compiamo gesti veloci e scattanti. Facendo questo diamo la possibilità di creare libere associazioni e incrementare il bagaglio emotivo, poiché la creazione di una “discrepanza” genera nuovi stati d’animo e nuove connessioni.

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Bibliografia:

M.Spaccazzocchi "Musica e movimento" ed. Progetti Sonori

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