Drum Circle: la terapia dei tamburi

Il Drum Circle è una tecnica musicoterapica che migliora il benessere psicofisico individuale e di gruppo

Si sa che la parola, parlata o scritta che sia, non è l’unica forma di comunicazione tra gli esseri umani. Siamo ormai abituati a prendere in considerazione svariate forme di linguaggi non necessariamente legati alla parola: immagini, gesti, espressioni, posture, etc. sono forme di comunicazione di concetti, sentimenti, opinioni e via dicendo.

 

La musica e il suono intesi come portatori di messaggi, rientrano a pieno diritto tra queste forme di comunicazione, e si può addirittura affermare che l’uomo sia, fondamentalmente, un essere musicale.

 

L’uomo segue costantemente dei ritmi interni (battito cardiaco, respiro, sonno veglia etc.) e ritmi esterni (giorno e notte, le stagioni, le fasi lunari etc.), accordandosi con essi qualunque siano la sua provenienza, la sua cultura, la sua lingua, il colore della sua pelle.

 

Per millenni gli uomini hanno reagito alla pulsazione ritmica della vita con una produzione musicale spontanea. E da millenni, per dare vita a tali produzioni musicali, l’uomo utilizza e predilige gli strumenti a percussione.

 

Per questi ed altri motivi, un numero sempre più grande di terapeuti e ricercatori si è dedicato alla sperimentazione e all’applicazione clinica degli effetti del tamburo sui propri pazienti.

 

I risultati positivi a cui si è giunti testimoniano la validità di un metodo antico, che la scienza ha reso oggi d’avanguardia.

 

La Ritmo Terapia può essere considerata sia  una terapia espressiva o arte terapia sia una forma specifica di musicoterapia. In questo ultimo caso si distinguerebbe dalla più ampia Musicoterapia per la preminenza data all’uso del tamburo tra gli strumenti a percussione utilizzati, ma anche per specifici metodi applicativi utilizzati.

 

Il ritmo e il tamburo sono veicoli di benessere tanto sul piano individuale quanto su quello sociale e comunitario: usare la musica, i rituali e il ritmo per celebrare i momenti di passaggio all’interno della storia personale o collettiva, promuovere il benessere di singoli e del gruppo.

 

 

In Italia solo quattro persone sono state finora formate personalmente da Artur Hull alla conduzione di Drum Circle.

 

Artur Hull è l’ideatore di questa tecnica di lavoro che sta conoscendo una straordinaria espansione in tutto il mondo da oltre vent’anni, e in Italia è appena agli esordi.

 

A livello fisico, suonare il tamburo è un’intensa attività fisica e in quanto tale porta alla produzione e liberazione di endorfine, migliorando la vitalità individuale.

 

L’allenamento e la postura richiesti aiutano a migliorare il coordinamento senso motorio e psicomotorio. La necessità di usare entrambe le mani, sviluppa un equilibrio tra l’attività dei due emisferi cerebrali e migliora la capacità di risposta agli stimoli.

La respirazione diaframmatica necessaria, soprattutto se al suono del tamburo si aggiunge il canto, migliora l’ossigenazione e la circolazione energetica nella parte superiore ed inferiore del corpo umano, contribuendo a sbloccare il diaframma, sede di tensioni e contratture dovute a stress, ansia, o blocchi emotivi.

 

Ascoltare il suono delle percussioni risveglia, inoltre, il riflesso talamico di risposta al suono, portando progressivamente al movimento e alla danza.

 

I principali benefici psichici sono dati dal suonare attivamente il tamburo, per gli aspetti di creatività, piacere estetico, condivisione sociale e riconoscimento impliciti in ogni attività artistica realizzata in gruppo.

 

Il Drum Circle si distingue dalla Drum Therapy, per l’approccio meno clinico-terapeutico (in termini di setting-diagnosi e obiettivi) ed è esplicitamente orientato sull’aspetto educativo, esperienziale e ludico.

 

All’interno del Drum Circle, il conduttore diviene un facilitatore, così come l’Educatore Professionale, che conosce il modo per portare le persone ad un’unità nel ritmo, ha esperienza nella gestione di gruppi e padroneggia tecnicamente gli strumenti a percussione utilizzati. 

 

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Roberta Traina Musicoterapeuta presso le scuole nido,infanzia e primaria di Modena e provincia.

Presidente dell’Associazione Musicaltrementi Aps, centro di sperimentazione e divulgazione artistica e culturale.

 

Bibliografia:

F.Giannattasio, "Il concetto di musica", Firenze, NIS,1992.

Flora Gagliardi, "Prima della musica", Ed. Del Cerro, Tirrenia, 2001.

Franco Zuffi, "Musica maga", Erga, Genova, 1996.

R. McCellan, "Musica per guarire", Franco Muzziono Editore, Padova, 1993.

Diana Tedoldi, "L'albero della musica", Anima Edizione, Milano, 2006.

 

 

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